È attraverso l’unione di una materia prima scelta e di diversi vitigni, che si può misurare veramente un enologo. Se per Montesco e Rizzardo, Adriano Dal Bianco crea dei vini provenienti da singoli vigneti, espressione di suolo e di annata, con questa collezione invece si cerca di intercettare la domanda di un consumatore attento ma che vuole essere sorpreso dalla bevibilità e dalla piacevolezza.